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La lettera del mese: destinatari introvabili

Umberto I (2)Umberto I retro (2) CONTESTO STORICO POSTALE Alla fine del XIX secolo la situazione interna del Regno d‘Italia non era facile, in quegli anni gli italiani erano già i cittadini più tassati d‘Europa, le tensioni sociali crescevano assieme agli scioperi e ai tumulti popolari, a volte sedati con i cannoni. Il Re Umberto I nato il 14 marzo 1844 nella reggia di Torino in gioventù si dedicò, come da tradizione, alla carriera militare, combattendo a Custoza nella terza guerra d‘indipendenza il 09 gennaio 1878, alla morte del padre Re Vittorio Emanuele II, gli successe al trono. Il suo interesse principale era volto all‘unificazione morale degli italiani ed al rinsaldamento dei vincoli tra la dinastia ed il popolo. Egli era il simbolo di tutti i mali della popolazione e dopo aver subito nel 1878 e nel 1897 due attentati senza esito, l‘ultimo attentato, il terzo, andò a segno a Monza ad opera dell‘anarchico Gaetano Bresci il 29 luglio 1900. DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Lettera raccomandata affrancata con un valore da 45 cent. del 1895 e un valore da 5 cent. del 1897 per assolvere la tariffa di 50 cent. per l’estero. Il diritto di raccomandazione per l’estero durante il periodo umbertino non venne mai modificato. La tariffa delle lettere raccomandate per l’estero variavano solo, fino al 31 dicembre 1898, a seconda della loro destinazione ed in funzione dell’appartenenza o meno all’UPU dello Stato di destinazione. IL PERCORSO La lettera venne spedita il 12 marzo 1899 da Milano a Barcellona (Spagna) e destinata alla signora Giuditta de Marchi (sposata con Demetrio de Marchi) che doveva trovarsi a bordo del Vapore Perseo. Ma la destinataria non era a bordo del Vapore (manoscritto al verso : En el Perseo non esta) e la lettera venne respinta. Giunta di ritorno a Milano il 14 dicembre 1899, al fine di accertare chi fosse il mittente fu aperta e successivamente richiusa utilizzando i suggelli ufficiali dell’Amministrazione Postale, infatti al verso è riportata la scritta : Mittente Carlo Parea, Colonnello a riposo. CONCLUSIONI Possiamo immaginare la sorpresa del portalettere, che quando andò alla ricerca del mittente scoprì che anch’esso non poteva essere trovato e vi appose la scritta : Il mittente è morto da un anno, ma la lettera era stata scritta solo 9 mesi prima, quindi teoricamente era morto prima di scriverla, ma, in effetti, quasi sicuramente il Colonnello venne a mancare poco dopo averla scritta. Descrizione a cura di Giovanni Nembrini

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