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Paolo Vaccari: 35 anni di passione ed impegno "familiare" nella filatelia.

logo35anniBluItaliano rgb 721998_famiglia_Vaccari 4 FEBBRAIO 1977 - 4 FEBBRAIO 2012: DA TRENTACINQUE ANNI SUL MERCATO - Era il 4 febbraio 1977 quando Paolo Vaccari aprì lo studio filatelico, due mesi e mezzo dopo, il primo catalogo di vendita; Paolo Vaccari nel suo studio appena aperto, le copertine del primo catalogo (1977) e della prima asta pubblica (1981), la famiglia nel 1998. Una passione, quella per la filatelia, nata quando Paolo Vaccari aveva sei anni, ma il grande passo, cioè l’ingresso sul mercato, risale a trentacinque anni fa esatti. “Ho cominciato -ricorda- il 4 febbraio 1977 con mia moglie Renata. Mi sembra ieri! Come studio avevamo un piccolo locale di dodici metri quadrati, ma buona parte dell’attività era esterna, in quanto partecipavamo a quasi tutti i convegni. Lo spazio che riuscivamo ad avere a disposizione era un solo tavolo, due a Roma e a Milano grazie ad amici indimenticabili. Niente stand, perché i pochi esistenti erano riservati agli operatori commerciali allora blasonati”. “In pratica, la vera attività commerciale a distanza iniziò il 26 aprile, due mesi e mezzo dopo, quando ci presentammo con il primo catalogo di vendita su offerta. Venne spedito ai soli trecento nominativi conosciuti a quell’epoca; malgrado ciò, la percentuale di realizzi risultò assai elevata: segno che il materiale proposto era interessante”. Piano piano, la crescita: le presenze pubbliche sempre più frequenti, le aste, i riconoscimenti, il coinvolgimento delle figlie Valeria e Silvia, l’avvio, al fianco dell’attività mercantile, di quella nell’editoria specializzata. Fino a fondare il semestrale “Vaccari magazine” e poi il catalogo dedicato al comparto classico italiano. “Ripensando a quanto successo in questo periodo -conclude Paolo Vaccari- mi viene spontaneo affermare che ricomincerei da capo, magari iniziando dieci o quindici anni prima…”. In alto il logo creato appositamente per questo anniversario e nell'immagine più sotto la famiglia Vaccari nel loro studio nel 1998

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