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Fronte lettera con francobollo di rispedizione di  Lombardo-Veneto
Approfondimenti

Da Torino a Milano il 13.5.1853, rispedita a Palazzolo Bresciano - Angelo Teruzzi

Lettera spedita da Torino a Milano il 13.5.1853 con porto pagato in denaro. Timbro a doppio cerchio con rosetta rosso di Torino e P.D. (sempre in rosso) sul frontespizio, ad indicare che la lettera era pagata fino a destinazione. Il timbro di Torino è oscurato dal francobollo lombardo veneto  riapplicato a Milano.

Al verso conteggio della tariffa pagata: 6 decimi perché lettera del secondo scaglione di peso (da 7,5 a 10 grammi). Le lettere di secondo porto pagavano una volta e mezza la tariffa di base, quindi 3 decimi per il porto sardo (III distanza) più 1 decimo per sezione di frontiera austriaca (A.R.F.) che moltiplicati per 1,5 danno un totale di 6 decimi, secondo la convenzione del 1° giugno 1844 in vigore tra i due Stati.

La lettera, giunta a Milano il 15 maggio, come da timbro verso, venne rispedita il giorno 16 a Palazzolo Bresciano mediante affrancatura con un 15 centesimi di Lombardo-Veneto. Palazzolo si trovava nella prima distanza interna rispetto a Milano (fino 75 chilometri) e il francobollo da 15 cent. (3 kreuzer) era sufficiente perché il porto interno per le lettere lombardo -venete era per un peso fino ad un lotto austriaco (17,5 grammi). La lettera arrivò a Palazzolo il 18 maggio.

Interessante rispedizione di una lettera con porto pagato una prima volta in contanti e una seconda con applicazione di francobolli e con normative di porto diverse rispetto al proprio peso.

Indicazione di peso a sinistra (7,5 grammi) e porto pagato 6 decimi

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