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Emanuele Gabbini traccia un anno d'attività del Club della Filatelia d'Oro.

Gabbini3LA NASCITA E LO SVILUPPO DEL CLUB Proprio il primo gennaio di un anno fa, inviavo una lettera a venti stimati filatelisti con oggetto “Progetto per la costituzione di un nuovo club filatelico”. In cinque cartelle delineavo ed argomentavo la mia visione sulla situazione della filatelia italiana facendo riferimento a quanto già scritto nel mio libro “filatelmia” pubblicato nell’ottobre 2008 che aveva riscosso numerosi consensi tra i collezionisti ed anche tra alcuni commercianti e rappresentanti delle Istituzioni filateliche. Facevo però notare che, al di là dei complimenti, nulla era cambiato nei comportamenti e concludevo: “Penso quindi sia giunto il momento, senza l’illusione né la presunzione di cambiare il mondo, di chiamare a raccolta i più importanti filatelisti a riunirsi in un club che possa essere voce autorevole per influenzare il futuro della filatelia italiana”. Tratteggiavo quindi gli obiettivi, le attività, l’organizzazione e lo stile che immaginavo necessari per il funzionamento del Club ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Chiudevo la lettera dicendo che sentivo il bisogno di verificare che il progetto fosse assolutamente condiviso da un qualificato gruppo promotore e concludevo che se più di sei persone del gruppo fossero state contrarie, avrei abbandonato il progetto. Nei successivi quindici giorni ricevevo l’incondizionata condivisione di diciassette delle venti persone interpellate. Il progetto a questo punto non era più mio, ma diventava del gruppo promotore. Si stabiliva di invitare a diventare Soci Fondatori del Club tutti i collezionisti attivi – che potessero operare via internet - che avessero ottenuto almeno una medaglia d’oro in una competizione nazionale o internazionale (questa definizione, che all’inizio è stata fraintesa da diverse persone, venne ritenuta la più adeguata per essere considerata non equivoca e per rappresentare “autorevolezza” d’azione): si decise che si sarebbe proceduto alla creazione del Club solo se si fosse arrivati ad avere almeno cento Soci entro fine febbraio. Al 28 febbraio avevamo ricevuto l’adesione di novantotto Soci: si decise di procedere comunque anche perché venne appurato che i novantotto Soci rappresentavano più dei due terzi dei collezionisti esistenti con le qualità richieste, inoltre avevamo ricevuto la adesione di una ulteriore trentina di collezionisti molto qualificati che non avevano ricevuto una medaglia d’oro per il semplice motivo che non era loro abitudine esporre a concorso (saranno i primi Simpatizzanti). Mentre giungevano le adesioni i Promotori avevano identificato/approvato i componenti degli Organi sociali per il primo mandato, redatto/approvato lo statuto e preparato/approvato la “struttura” del sito. Il 25 marzo veniva formalmente costituito il Club di fronte ad un notaio e veniva aperto un conto corrente bancario. L’ 8 maggio veniva pubblicato il sito www.clubfilateliaoro.it ed il Club iniziava a funzionare a pieno regime. Questi primi quattro mesi dell’anno hanno richiesto una enorme quantità di lavoro ed io devo esprimere gratitudine a tutti i Soci Promotori ed in particolare a quei quattro/cinque, che sarebbe indelicato nominare, che più hanno condiviso il lavoro di costruzione iniziale. Oggi, dopo otto mesi di attività piena, il “roster” del Club indica 105 Soci, 62 Simpatizzanti e 92 aderenti al Gruppo del Club su Facebook. E’ incoraggiante la continua crescita dei Simpatizzanti e del Gruppo su Facebook poiché il numero dei Soci potrà aumentare (come è già accaduto) solo quando nuovi espositori a concorso ottenessero la loro prima medaglia d’oro e decidessero di aderire al Club. IL SITO Il sito del Club rappresenta un modello gestionale veramente innovativo e rivoluzionario per un Club filatelico, infatti permette il lavoro produttivo di un Consiglio di 20 componenti oltre a 3 Revisori e 3 Probiviri residenti su tutto il territorio nazionale che possono prendere decisioni praticamente in tempo reale. Inoltre permette una sorta di assemblea “permanente” dei Soci e dei Simpatizzanti, anche loro residenti su tutto il territorio nazionale, che permette ai primi di votare ed ai secondi di esprimere la loro importante opinione praticamente in tempo reale. Questo significa che ogni atto formale del Club non è espressione di una o poche persone, ma è decisione della maggioranza del Consiglio e della maggioranza dei Soci votanti. Una trasparenza ed un coinvolgimento democratico che non ha precedenti in filatelia e che mi pare non sia stato ancora adeguatamente compreso ed apprezzato dai Terzi. Le soluzioni tecniche per ottenere tutto ciò sono veramente all’avanguardia con una caratteristica in particolare (sulla indicazione delle variazioni ai testi proposte dai Consiglieri) che è una assoluta novità in internet e che non finisce di stupire gli addetti ai lavori quando viene loro mostrata. Di tutto questo il merito va a Marco Occhipinti, creatore e webmaster del sito. Oltre alla parte gestionale, il sito ha notevoli contenuti informativi sia generali che filatelici: di questo si devono ringraziare gli autori degli articoli ed il coordinamento di tutte le notizie da parte del Portavoce del Club, Giuseppe Di Bella. L’interesse dei Terzi, oltre che dei Soci e dei Simpatizzanti, per il sito è dimostrato dal numero delle visite: in otto mesi – che includono i mesi feriali di agosto e dicembre - le statistiche di “google analytics” mostrano che il sito è stato visitato da 3.718 visitatori differenti con 10.450 visite e 55.088 pagine consultate con una media di 3,51 minuti per visita e di 5,3 pagine consultate per visita. Per la promozione del Club un ringraziamento va a Carlo Arlenghi che ha voluto realizzare gratuitamente, con la sua tipografia, le tessere dei Soci e dei Simpatizzanti ed un altro al Simpatizzante e perito filatelico Diego Carraro che ha sponsorizzato la stampa di 10.000 bigliettini invitanti ad aderire al Club da distribuire durante gli eventi filatelici. L’ATTIVITA’ DI PROMOZIONE DELLA FILATELIA (ad adulti non collezionisti) Questo è l’obiettivo che ci sta più a cuore anche se per la nostra dimensione e per la nostra struttura finanziaria, ogni attività svolta è soltanto una “goccia nel mare”: lo facciamo perché siamo gli unici a farlo in Italia e ci auguriamo che il nostro esempio venga seguito con tecniche sempre più sofisticate e con maggior maestria della nostra da chi avrebbe il compito istituzionale di fare ciò e ci riferiamo innanzi tutto a Poste Italiane e poi alla Associazione Filatelisti Italiani Professionisti ed alla Federazione fra le Società Filateliche Italiane. Nell’anno abbiamo effettuato due eventi promozionali: il primo, il 2 giugno a Martinengo (BG) con la collaborazione del Circolo Filatelico Numismatico Bergamasco e dello IAT e Pro Loco di Martinengo (che ringraziamo per l’assistenza). Questo è stato un esperimento, organizzato in tempi brevissimi, senza alcun supporto disponibile, ma che ciononostante ha attratto una cinquantina di persone (in maggior parte non collezionisti) ed ha così convinto le Autorità locali da chiederci di ripeterlo “in grande” nel 2011. Con uno sforzo non indifferente ci siamo allora impegnati nella produzione di due strumenti ritenuti essenziali per la riuscita di questi eventi (riuscita significa non solo avere partecipanti, ma che qualcuno diventi un nuovo collezionista!). E’ stata prodotta in diecimila copie la pubblicazione “…filatelia che passione…”, che tutti voi avete recentemente ricevuto, realizzata proprio per “fare innamorare” alla filatelia degli adulti non collezionisti. La pubblicazione in formato A4 di sessantaquattro pagine a colori ha ottenuto finora solo consensi. Come sapete comprende una quindicina di interessanti articoli scritti da Soci e Simpatizzanti (un grazie a tutti gli autori ed a Giuseppe Di Bella che ha coordinato l’opera). Inoltre sono state prodotte delle serie da quindici manifesti che riproducono a colori collezioni Unquadro di tutte le classi della filatelia al fine di “addobbare” le sale in cui avvengono gli eventi promozionali (un grazie a coloro che hanno permesso la riproduzione delle loro collezioni ed a Claudio Manzati che ha curato il coordinamento del progetto). Un ringraziamento va a Samuel Rimoldi ed a sua moglie che hanno curato la impaginazione dei due lavori. Il ringraziamento maggiore va naturalmente agli sponsors senza i quali non sarebbe stata possibile la loro realizzazione. Per la pubblicazione la Laser Invest di Mantova, la Italphil/Harmers di Roma/Londra e lo Studio Santachiara di Reggio Emilia e, per i manifesti, ancora la Laser Invest. Questi utili “strumenti” sono stati utilizzati per il secondo evento dell’anno, l’11 dicembre a Spotorno (SV) con la collaborazione del Circolo Filatelico Spotornese e della Unione Filatelica Ligure (che ringraziamo per l’assistenza) in occasione della prima esposizione nazionale a concorso di solo collezioni Unquadro patrocinata dalla FSFI. La bella sala messa a disposizione dal Comune di Spotorno ha accolto settantacinque partecipanti, un terzo dei quali non collezionisti: i manifesti sono stati ammirati da tutti e, ad ogni partecipante (oltre che a ogni espositore) è stata distribuita gratuitamente una copia della pubblicazione del Club. Come si potrà notare: tanto lavoro da parte di tante persone, poco più di un centinaio di partecipanti dei quali una cinquantina non collezionisti. Appunto, due “gocce nel mare” ma… chissà che non siano un esempio!Saremo riusciti a “creare” due o tre nuovi collezionisti? Forse sì. L’ ATTIVITA’ DI LOBBING Questa parola potrebbe non piacere a taluni, ma è quello che sostanzialmente il Club fa come da Statuto: esprimere Pareri ed esercitare corrette ed argomentate sollecitazioni, direi meglio “pressioni”, attraverso gli Inviti, perché vengano favorevolmente accolti dagli attori del mondo filatelico, al fine di correggere alcuni processi e fattispecie che il Club ritiene dannosi per la filatelia e per i collezionisti. Le nostre “pressioni” naturalmente… si concretizzano nella pubblicazione degli Inviti rafforzata dagli eventuali commenti che questi provocano sul web e sulla carta stampata e dal relativo dibattito che si apre nel nostro ambiente. Il Club, durante il 2010, ha emesso i seguenti Pareri corredati da altrettanti Inviti (un ringraziamento va ai Consiglieri, Revisori e Probiviri, specie a quelli più attivi nel mettere a punto i testi dei Pareri e degli Inviti): 1 luglio: Parere: “La filatelia italiana va rifondata” Invito: “Invito a non usare il termine “investimento” in filatelia” 6 ottobre: Parere: “Inadeguatezza dei cataloghi dei francobolli dell’area italiana” Invito: “Invito alla razionalizzazione dei cataloghi dei francobolli dell’area italiana” 18 novembre Parere: I certificati filatelici peritali e quelli di garanzia” Invito: “Invito a modificare le modalità di emissione dei certificati peritali e di garanzia” L’effetto più rilevante è stato un assordante silenzio istituzionale; l’offerta di collaborare da parte del Club non è stata raccolta da nessun Ente istituzionale: né dalla Associazione Filatelisti Italiani Professionisti, né dalla Borsa Filatelica, né dagli Editori di cataloghi, né da nessun altro Ente istituzionale. Con Poste Italiane, malgrado le numerose richieste, non siamo mai riusciti ad avere un incontro di lavoro. Al di là delle comunicazioni di maniera non è apparso nessun articolo di vero approfondimento da parte di alcuno, si sono viste interviste di parte e non sono mancate le espressioni di sorpresa e qualcuna di indignazione, la negazione dell’innegabile, le accuse di allarmismo ed anche qualche battuta di scherno. Intendiamoci non meraviglia: ci sono in ballo grossi interessi economici… e lo sapevamo. A livello personale non sono mancate numerose espressioni di plauso e di compiacimento anche da parte di diversi commercianti ed operatori del settore ma, come nella miglior tradizione del nostro Paese… in via del tutto riservata. Ho appena terminato un incarico professionale, che è durato oltre due anni, per la dispersione per conto di una Società per azioni, di un patrimonio filatelico di diversi milioni di euro, attraverso trenta aste con cinque case d’aste diverse ed alcune vendite all’ingrosso di lotti a commercianti ed ho toccato con mano, il significato “reale” di investimento, trucchi e falsi, valore di mercato e valore di catalogo, etica filatelica. Intendiamoci, questa difficile ma anche interessante esperienza mi ha mostrato che, come in ogni mercato, anche in filatelia esistono operatori competenti ed altri meno, operatori onesti ed altri meno, pubblicità buona e pubblicità ingannevole, acquirenti prudenti ed acquirenti sprovveduti (o presuntuosi e vanitosi il che è anche peggio), ma in tanti anni di professione non mi è mai capitato di vedere un mercato con “assenza istituzionale” totale come in filatelia. E’ una “struttura economica individualistica” dove pochi riescono a imporre, più per la passività degli altri che per la loro forza effettiva, le regole o, meglio, le “non regole” del gioco. Detto questo si conferma il grande investimento culturale della filatelia, la possibilità di studio, di relax, di formazione, di stabilire interessanti relazioni sociali e culturali ed anche, agendo con prudenza ed umiltà, la possibilità di recupero, maggiore o minore, dei capitali spesi... dopo anni di divertimento. Un commento sull’atteggiamento dei collezionisti (Soci e Simpatizzanti inclusi) mi pare opportuno: la stessa reticenza nell’esprimere pubblicamente le proprie opinioni al di fuori dei momenti istituzionali (votazioni per i Soci ed opinione per i Simpatizzanti) non la si nota solo negli operatori, ma anche, paradossalmente, in molti collezionisti. I commenti ai nostri Pareri ed Inviti da parte dei collezionisti sul nostro o altri siti e/o sulla carta stampata sono stati relativamente pochi dando forza quindi a chi surrettiziamente cerca di accreditare l’operato del Club solo ad un numero limitato di persone. Guardando i commenti sui vari forum e blog, si nota un crescente numero di collezionisti che o per nuova cultura o per disillusioni passate è sempre più “allergico” ad ogni forma di regole, rappresentatività o interesse al “vero” lavoro di gruppo. E’ un po’ la nuova cultura “anarchica” del web con la quale tutti, prima o poi, dovranno confrontarsi. Mi è d’obbligo ringraziare le testate che hanno sostenuto il Club con la pubblicazione dei nostri materiali: in modo particolare, ItaliaInformazioni.com; CIFO informa; AISP informa; Vaccarinews; e poi Cronaca Filatelica; il Postalista; Il francobollo incatenato; Il Collezionista; philweb; Il Cavallino; Qui Filatelia; The Postal Gazette; Colori Martinenghesi; Giornale di Treviglio e L’Eco di Bergamo. BILANCIO FINANZIARIO DELL’ANNO Non vi allego oggi il bilancio perché, a norma di Statuto, deve essere prima approvato dal Consiglio, poi dai Revisori che devono anche controllare la correttezza delle scritture contabili ed infine essere sottoposto al voto dei Soci. Ho mandato oggi il bilancio ai Consiglieri, ma non potrò sottoporlo al vostro voto prima di un mese circa. Posso solo anticipare che grazie agli sponsors ed anche alla generosità di alcuni di voi (che ringrazio caldamente), malgrado tutte le attività svolte, il bilancio si chiude con un attivo. CONCLUSIONE Il Club esiste, è solido, è noto ed è seguito: l’ambiente istituzionale non ci è favorevole, ma abbiamo iniziato a smuovere le acque. Sulla attività di lobbing occorrerà da parte degli Organi del Club, ma anche di tutti i Soci e Simpatizzanti tenacia e maggiore fermezza nell’esprimere opinioni, offrire collaborazione e cercare tavoli di incontro: non è facile prevedere dei risultati che comunque, se ci saranno, difficilmente potranno essere a breve termine. Qui è dove i giovani (penso ai trentenni, quarantenni e cinquantenni) dovranno avere il coraggio di giocarsi in prima persona con autentico spirito di servizio e non aspettare… che altri facciano. Sulla attività di promozione della filatelia siamo attrezzati per le “gocce nel mare” che sicuramente male non fanno, ma per essere incisivi occorrerebbe avere il supporto istituzionale, specie di Poste Italiane e della Associazione Filatelisti Italiani Professionisti che poi sono i primi beneficiari di questa attività. L’organizzazione del Club ha bisogno, dopo il primo anno, di una messa a punto. Un enorme mole di lavoro è stato fatto questo anno da tre/quattro persone e questo non è sostenibile: il lavoro deve essere distribuito su più persone visto che abbiamo uno strumento per poter lavorare a casa propria in qualsiasi parte d’Italia. Durante questo primo anno non era opportuno e forse anche impossibile, ma oggi, a strutture fatte e rodate, la cosa diventa improcrastinabile.Su questo argomento, che non riguarda strettamente la relazione annuale, vi anticipo che vi farò una importante comunicazione entro quindici giorni. Cordiali saluti ed auguri di un prospero e sereno anno ad ognuno di voi ed alle vostre famiglie. Emanuele"

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